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50 anni

di storia dell'elettroacustica

Dal 1969, proiettati al futuro

Alcune delle più importanti tappe nella storia dell'alta fedeltà audio sono state segnate dalla ESB. In questa pagina riportiamo alcune di esse: idee, intuizioni, fondamentali applicazioni di principi elettroacustici e soprattutto passione per l'alta fedeltà audio, sono alla base della nostra storia.

La ESB nasce ufficialmente nel 1972, ma già 3 anni prima si era affaciata sul mercato con le storiche 240L. Da allora ad oggi sono passati 50 anni, si è percorso il mercato dell'alta fedeltà (domestica ed automotive) in tutta la sua evoluzione, acquisendo un bagaglio di esperienza e conoscenze difficilmente riscontrabili altrove. Un bagaglio fatto di persone, lavoro, investimenti ed intuizioni. Quello che possiamo riportare in queste pagine sono le tappe fondamentali e più importanti, a livello tecnico e commerciale. Quello che non possiamo raccontare, per evidenti limiti di spazio (e memoria) sono i contatti umani, i confronti, le discussioni e le scoperte. Una storia importante ed irripetibile, lunga più di 50 anni.

1969

Le ESB 240L

 

 

 

L'ascesa della ESB ha inizio alla fine degli anni 60, con alcuni modelli di casse acustiche artigianali, ma dalle ottime qualità costruttive ed acustiche. Rapidamente si affermarono in un mercato dominato prevalentemente da marchi americani come le Acustic Research e le JBL. Il primo ostacolo, che era vendere un prodotto italiano in un mercato esterofilo, era già superato. Il primo dffusore costruito da Vincenzo Biasella (all’epoca la società ESB ancora non esisteva) fu la 240L. Questo diffusore imponente, con 9 altoparlanti ed un woofer da 45 cm, fu disegnato da un architetto che lo aveva commissionato per se. Il prodotto suonava talmente bene che suoi amici chiesero che ne venissero costruiti altri. Queste casse erano superbe con la musica Jazz, dove superavano blasonate concorrenti Americane, ma suonavano bene anche con la musica classica. Vincenzo Biasella intuì che forse avrebbe dovuto costruirne molte e scrisse ESB sulla vaschetta dove erano i morsetti di collegamento. Era nata la ESB.

ESB 240L

1972

La Serie ESB-L

 

 

 

Nel giro di pochi anni la ESB progetta e costruisce una serie di diffusori sposando il principio della cassa chiusa e mettendosi direttamente in competizione con le AR della Acustic Research che, in quegli anni, dominavano il mercato in un impianto classico che era formato da casse AR, amplificatore Marantz e giradischi Thorens. ESB costruì diffusori bookshelf di dimensioni compatte (parliamo della famosa serie L), che oltre che avere un rapporto qualità prezzo migliore, avevano un suono piu accattivante, comunque adeguato sia al genere classico (appunto come le AR) che al genere rock o leggero (come suonavano bene all’epoca le JBL, che però erano per lo più casse reflex). Gli altoparlanti erano tutti prodotti in esclusiva dalla Ciare, su progetto ESB. Una scelta, che poi risulterà vincente, fu quella di non costruire altoparlanti (quindi limitandosi alla sola progettazione), ma di costruire invece i diffusori. Fu così possibile ottenere ogni soluzione tecnologica grazie alla collaborazione con grandi fabbriche di altoparlanti (l’Italia all’eopca era leader in Europa e forse nel mondo per la produzione di altoparlanti), ma producendo in proprio i diffusori che non sarebbe stato possibile commissionare nelle diversità e quantità richieste dal mercato. La ESB si affermò subito come la prima azienda in Italia nel settore.

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1975

L'unità UMA

 

 

 

Grazie alla dedizione di Vincenzo Biasella (allora “Boss”, ma anche progettista), al contributo dell’Ing. Ferrer, all’acquisto di un set di strumenti Bruel & Kjaer che a quel tempo costava piu di una casa ed alla cotruzione di una camera anecoica, la ESB raggiunse, nel giro di pochi anni, una dimensione industriale. Era il momento felice del boom industriale italiano del dopo guerra e tutto andava a gonfie vele. Fu in quegli anni 70 che si costruì quello che poi diventerà un mito, Furono gli anni della conquista del mercato, dominato prima quasi esclusivamente da prodotti Americani ed Inglesi, ed adesso grazie alla ESB che aveva rotto il muro dell'esterofilia che esisteva prima, si affacciano altri produttori italiani come la RCF, la Sonus Faber e tanti altri, fino a che si realizzò una vera e propria scuola Italiana dell’Hi-Fi. Cominciando dai diffusori, per poi arrivare anche agli amplificatori. Sempre in quegli anni la ESB diventa grande inserzionista pubblicitario delle riviste specializzate Audio (Suono e Stereoplay le prime, Audiovisione, Audioreview e Discoteca che arrivano successivamete) e conosce Renato Giussani che già collaborava con tali riviste. Renato Giussani entrerà poi a fine 79 a far parte dello staff di ingengneri della ESB assumendo subito il ruolo di ingegnere capo ed, a fianco del fondatore Vincenzo Biasella, metteranno a punto la Serie 7, evoluzione della filosofia che aveva già generato la UMA (Unità Medio Alti) puntando all’ottimizzazione del fronte di ascolto, cosa che non aveva ancora fatto nessuno fino ad allora.

1979

La nuova fabbrica

 

 

 

Nel 1978 la ESB da società a responsabilità limitata passa a società per azioni ed inizia la costruzione dello stabilimento di Aprilia, opera immensa per una azienda di hi-fi (14.000 mt. quadri coperti di superficie produtttiva ed uffici), costruzione che impiegherà diversi anni per essere completata, ma che permette da subito di fare un salto quantitativo e qualitativo. Grazie alla messa in funzione di macchinari super moderni per la lavorazione del legno ed ad un ufficio progettazione che poteva essere invidiato da tutti nel mondo, con probabilmente la più grande camera anecoica posseduta da una azienda costruttrice di diffusori dell’epoca (di 2000 mt. cubi ), la produttività arriva presto ad una capacita’ di 1000 diffusori al giorno. Ma, la vertiginosa crescita produttiva si affianca anche ad una crescita altrettanto importante sul piano qualitativo con la ideazione del DSR e la costruzione della serie 7 con il contributo fondamentale di Renato Giussani.

ESB Factory
ESB Anechoic Chamber
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1983

Il DSR e la Serie 7

 

 

 

La serie 7 ESB ha rappresentato e tuttora rappresenta una delle massime espressioni nell’ambito della riproduzione musicale. E’ una linea di diffusori progettati e costruiti avendo come unico obiettivo il raggiungimento della massima qualità di ascolto, di qualsiasi genere musicale ed in qualunque ambiente. Le caratteristiche sonore sono assolutamente d’eccezione, legate al timbro naturale, all’enorme capacità dinamica ed all’elevata efficienza. Ma il successo deve considerarsi al progetto, che vede nel suo cuore il DSR, l’emissione a “spettro distribuito”, una tecnica rivoluzionaria, interamente sviluppata dal centro ricerche ESB e grazie al lavoro dell’Ing. Giussani. Questi incredibili diffusori consentono finalmente di ricreare nei minimi dettagli l’immagine del palcoscenico e dei suoi interpreti. Proprio come da vivo. Questo non lo dirà solo Doug Sax, ma lo dice ancora oggi chi possiede delle casse della Serie 7 a casa.

“... non ricordo l'ultima volta che ascoltai un lavoro completo. Il risultato era emozionante ed accurato; una perfetta ricostruzione priva di fatica degli strumenti, della stanza, dell’interpretazione dei musicisti. Io non ho mai sentito un altoparlante ricreare la spazialità di queste meraviglie italiane. Un'esperienza ristoratrice“ (leggi l'articolo completo quì)

Doug Sax, Sheffield Lab ascoltando le ESB 7/06 (CES, 1983)

1984

ESB Car Audio

 

 

 

Nasce nel 1984 il dipartimento dedicato interamente al car stereo. Sempre con un collegamento forte con le riviste specializzate ed ad una cerchia di conoscenze che poi si fonderanno appunto nella famosa scuola italiana, Vincenzo Biasella, ancora in auge come conduttore assoluto della società conosce ed introduce in azienda Gianni Caserta (che poi piu tardi deiventerà anche Lui un editore di riviste specializzate come Giussani). Gianni Caserta è appassionato di automobili e convince Biasella a fare degli altoparlanti per auto. Allora, visto il successo della Serie 7, viene chiesto a Giussani di sviluppare una serie analoga di altoparlanti per auto. Cambiano solo le impedenze degli altoparlanti, ma l’estetica resta la stessa, compreso un sub da 45 cm. che poi riscuoterà un grande successo insieme al mediobasso 1000 MB ed all'unità UMA. La gamma si arricchisce presto di crossover dedicati molto particolari e grazie ad una forza vendita fatta piu di ingengeri che di venditori si trasferisce al mercato non solo la passione per l’hi-fi ma anche le conoscenze per costruire degli ottimi impianti in macchina. Era nata così un'altra epoca, quella appunto del Car Audio, che poi spravviverà all’home dagli anni 2000 in avanti.

1985

Nazionali Car Audio

 

 

 

Era marzo del 1985 e la ESB organizzava allora settimane bianche a sciare sulle bellissime montagne del Nord Italia ed invitava qualche cliente e qualche giornalista per rilassarsi e... parlare ancora di alta fedeltà. Venne in mente a qualcuno di ascoltare gli impianti in auto dei partecipanti alla settimana bianca (guarda caso ogni macchina aveva un impianto audio) e si decise di valutarne le caratteristiche. Ne venne fuori una discussione ed una classifica. Era nato, senza che nessuno se ne rendesse ancora conto, il primo concorso, forse al mondo (il trofeo IASCA verrà dopo). Cosa successe? I giornalisti presenti alla settimana bianca pubblicarono sulle rispettive riviste un resoconto di questa settimana bianca fatta di ascolti e confronti. Il risultato fu che molti appassionati di Car Audio scrissero chiedendo di partecipare alle successive settimane bianche per poter ottenere un giudizio qualificato e magari qualche consiglio dagli stessi giornalisti. Le richieste furono cosi tante che, ancora una volta, grazie al genio intuitivo che non mancava all’interno dello staff  ESB, si organizzarono presto una serie di gare su tutto il territorio italiano che, con lo sviluppo rapidissimo di un regolamento e di una Scuola Giudici, portò il Primo Trofeo Italiano di Car Audio a vedere competere centinaia di concorrenti in altrettante competizioni provinciali e regionali. Si chiamerà Trofeo NCA.

Il know how acquisito cosi negli anni, frutto del grande impegno che il trofeo ha richiesto, si è trasmesso a tutti gli installatori italiani che hanno potuto fruire di un'esperienza assolutamente inedita e rara, originale per il nostro paese e probabilmente irripetibile. Iniziarono pochi anni dopo i trofei Americani, IASCA per primo. Gli Italiani degli NCA si posizionarono immediatamente su una propria filosofia di installazione e di ascolto, anche in contrasto con quella americana, che privilegiava un ascolto estremamente accurato in un'auto in cui l’impianto era anche ben integrato, rendendo ampiamente godibili soluzioni estetiche e spazi originali dell’abicolo come anche del porta bagagli. Era nata la Scuola Italiana di Installazione del Car Audio. Avrà proseliti in tutta Europa prima, poi nel resto del mondo e trofei Europei successivi seguiranno la strada italiana piuttosto che quella americana.

NCA
NCA Story

2003

Serie 8000 e 6000

 

 

 

La Serie 8000 può essere considerata l'erede diretta della serie 7000, che tanti successi ha ottenuto nel mondo del car stereo. L'obiettivo era quello di rinnovare una gamma di altoparlanti già di per sè eccezionali, con l'ausilio delle ultime tecnologie e l'utilizzo dei migliori materiali oggi disponibili, con un occhio di riguardo alla versatilità di installazione. Nella serie 8000 ogni particolare è stato curato con la massima attenzione, dalla scelta dei materiali alle forme, dalla costruzione e finiture dei cestelli ai sistemi di ventilazione dei magneti e delle bobine mobili. Nata parallelamente alla serie 8000, nasce in due tipologie di prodotti, la Serie 6000 Blue Note e la Serie 6000 Hard Rock, per rivolgersi ad ascoltatori differenti com’è differente il genere musicale per il quale sono nate. Questa scelta di proporre due serie differenti si rifà ad una esperienza home, ancora presente nella memoria dei progettisti. Nell’audio domestico le scelte di scolto della musica classica piuttosto che di quella jazz o leggera aveva portato a costruzione di diffusori diversi o addirittura a scelte di marchi come erano appunto state quelle di AR e JBL di privilegiare l’una la musica classica con diffusori a cassa chiusa ed a bassa efficienza e l’altra la musica leggera e Jazz con diffusori aperti (Reflex) ad alta efficienza. Come dire che non può esistere un diffusore perfetto in grado di riprodurre entrambi i generi con lo stesso risultato qualitativo. Quindi la ESB realizza la serie Blue Note (con altoparlanti dal colore Blu) per gli appassionati di musica Jazz e la serie Hard Rock (con altoparlanti dal colore rosso) per gli appasionati di musica pop e rock. Cambiano le risposte in frequenza, le risposte sui bassi, le efficienze anche. Essendo entrambe le serie costituite da altoparlanti di alta qualità, le differenze non sono ovviamente macroscopiche. Ma ci sono. Ancora è la prima volta che la ESB presenta una soluzione innotiva ed unica come questa.

MB Car Audio School

2005

MB Car Audio School

 

 

 

Quando ad Aprilia, in Italia, fu costruito lo stabilimento aziendale, fu anche costruito un piccolo "centro commerciale" che conteneva una strada di piccoli mattoni, totalmente realistica, con diversi negozi HiFi riforniti di apparecchiature audio. Qui i professionisti dell'audio hanno potuto formare rappresentanti e venditori sugli attuali progressi del mercato dell'audio. La conoscenza è potere e una maggiore conoscenza nel settore fa avanzare il settore e tutti coloro che ne fanno parte. Poiché l'audio per auto stava crescendo e ESB stava entrando in quel mercato, erano necessari nuovi livelli di istruzione. E' stato quindi aggiunto un completo centro di installazione e fabbricazione.

Se il Trofeo Nazionali Car Audio ha rappresentato un'esperienza unica e travolgente per la capacità di trasferire velocemente ed efficacemente il know how dall’azienda ESB agli Installatori, la scuola MB Car Audio School è stato il complemento che ha permesso agli stessi Installatori di affinare tecniche di lavoro e conoscenze in un ambiente qualificato come può essere appunto una scuola di specializzazione con l'equivalenza di un Master Universitario. La ESB ha invitato Installatori professionisti nazionali ed anche provenienti dagli USA (dove è sempre stata alta la conoscenza dei materiali e delle lavorazioni degli stessi) per insegnare a tutti coloro che ne avessero bisogno le tecniche piu avanzate. La Scuola MB Car Audio School ha avuto regolare svolgimento periodico per alcuni anni per tutta la prima decade del 2000, incentrata su diversi temi, dall’uso degli strumenti di lavoro e dei materiali fino alle tecnologie più complesse come il DSR per un perfetto “Sound Quality” in auto e l’SPL (Sound Pressure Level) per una macchina da competizione per la massima pressione sonora.

ESB 7000

Dal 1979 al 1984, Renato Giussani ha assunto il ruolo di Responsabile dell’Ufficio Ricerca e Sviluppo della ESB, progettando tutti i modelli nelle numerose serie prodotte in quegli anni, fra le quali le serie LD, XL, CS, QL, FX, DCM e la famosissima Serie 7. Renato Giussani ha contribuito in maniera fondamentale all’invenzione del DSR (Distributed Spectrum Radiation), applicandolo ai modelli della Serie 7, il più famoso dei quali è stato il modello 7/06. La più importante caratteristica della tecnica di emissione DSR consiste nella possibilità di ascoltare un impianto stereofonico, senza dover sottostare a distorsioni prospettiche o timbriche, anche da posizioni decentrate rispetto alla classica posizione al vertice di un triangolo isoscele delineato rispetto alle due casse acustiche.

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Professionale

 

Tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80, la ESB si dedica al settore professionale, offrendo una serie di casse acustiche dall’alta efficienza e dall’assoluta qualità costrittiva, utilizzando i migliori driver sul mercato. Una serie dedicata principalmente agli studi di registrazione, dove era richiesta la più alta neutralità possibile, ma anche auditori, teatri e discoteche. La serie FX sarà presto scelta per la sala d’ascolto di moltissimi appassionati amanti dell’alta dinamica o anche solo della timbrica “monitor” che accomunava questi diffusori ad altri celebri esempi di diffusori da studio dell’epoca.

Il gruppo midrange/tweeter (componenti Fostex, così come i woofer) è costruito in modo da porre i piani di emissione dei driver alla stessa distanza dal punto di ascolto, senza apprezzabili ritardi. Il diffusore è equipaggiato di un originale circuito di crossover che permette di ottenere un “extra kick” di pressione sonora quando il secondo dei due woofer (da 15”) viene commutato dalla funzione passiva (o frenata) a quella attiva. Questa particolare concezione permette di utilizzare il medesimo diffusore in tre diverse configurazioni. L’intero diffusore è in grado di gestire amplificatori fino a 1000 watt di picco, al limite della saturazione, con un’efficienza straordinaria di 100 dB/W/m.

La serie FX è un’ulteriore dimostrazione dell’alto livello raggiunto in quegli anni dalla ESB nel campo dei diffusori acustici, occupando, per capacità di ricerca e soluzioni costruttive, le posizioni più avanzate in campo mondiale, anche in ambito professionale.

ESB GOLD

1991

La Serie GOLD

 

 

 

"Anche l’orecchio... vuole la sua parte!" Questo slogan pubblicitario era la presentazione della Serie Gold. Dedicate a chi valuta la qualità rigorosamente con le orecchie ed apprezzate dalle "orecchie d'oro" degli esperti più critici. Con la semplice eleganza delle finiture, la Serie Gold punta sul risultato musicale, dai modelli a libreria più piccoli fino alle ammiraglie Gold 4 e Gold 5.

"Le Gold Four posseggono tutti i requisiti necessari per recitare un ruolo da protagonist e sapranno conquistare la sempre più vasta platea degli audiofili" (Audio Review, Sett. '92)

“Le Gold Four consentono di portare a casa non solo un alto grado di musicalità ma anche una eccellente completezza di risposta, con un basso sicuramente da grande diffusore, ad un prezzo drasticamente concorrenziale. Le Gold Four sono in grado, tranquillamente, di accompaganre amplificazioni ben più costose" (Suono, Gen. '93)

"Esaminato da diversi punti di osservazione, le Gold Four appaiono come uno di quei diffusori realizzati col chiaro intento di segnare un punto di riferimento nel panorama un poco caotico dell’elettroacustica mondiale..." (Stereoplay, Maggio '93)

"Le Gold Four sono diffusori dale caratteristiche assolutamente Audiophile Oriented, non stento a dichiarare che raramente mi era capitato di ascoltare in passato un sistema di altoparlanti che fosse così smaccatamente indirizzato al popolo audiofilo... Un piccolo capolavoro da ascoltare con attenzione" (Fedeltà del Suono, Giu/Lug. '93)

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1993

La nuova Serie 7000

 

 

 

La ESB ha operato nell'ultimo decennio con una produzione di assoluto riferimento per ciò che riguarda i trasduttori acustici, progettati e realizzati esclusivamente per l'auto. A questi eccellenti altoparlanti si sono aggiunti nel 1993 gli amplificatori e la nuova linea di altoparlanti serie 7000, oltre la serie 5000. Il numero 7000 contraddistingue la straordinaria serie di altoparlanti ESB per il car stereo, accolti immediatamente con un vero successo, grazie alle loro indubbie caratteristiche sonore e costruttive. Torna l'unità medio-alti UMA 800, il subwoofer da 46 cm 480-S2 e vengono prodotti molti altri componenti a completamento delle rispettive serie.

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